Bambine aggressive: il bullismo al femminile
Di solito, quando si parla di giovani aggressivi che vessano i compagni, si
fa sempre riferimento ai maschi. Invece anche il bullismo al femminile si è
diffuso da ormai parecchio tempo; lo confermano le statistiche, su un campione
di 1200 studenti delle scuole medie, il 64 % degli intervistati non ritiene
questo comportamento una prerogativa maschile. Anche se le ragazze non sempre
attuano abusi fisici, sono ugualmente pericolose. Ecco come riconoscerle e
“addomesticarle”.Chi sono le
bulle
Le bulle sono adolescenti o preadolescenti con un grande
bisogno di dominare gli altri; si ritengono superiori e per questo riescono ad
intimidire, a farsi ascoltare, trascinare gli altri e si impongono su una o più
coetanee, con la violenza. Queste ragazze si arrabbiano facilmente, sono
intolleranti alla frustrazione, invidiose delle qualità che riconoscono nelle
altre persone e il loro obiettivo è distruggere le loro vittime.
Come agiscono
Solitamente le bulle, così come nel
fenomeno del bullismo maschile, non agiscono da sole, ma molto spesso si
organizzano in veri e propri “branchi” dove i ruoli sono ben definiti. In molti
casi si tratta di una o più ragazzine che si atteggiano a femmine dominanti e
hanno nel mirino una sola vittima. Se il branco è misto, le ragazze possono
essere solo delle complici dei maschi o divenire leader, trascinando con sé le
personalità più deboli, che magari hanno alle spalle un passato da vittime e che
accanto alle compagne più aggressive, trovano una possibilità di riscatto.
Chi è la vittima
La vittima della bulla, in genere, è una
coetanea, molto spesso compagna di classe, incapace di reagire, di ribellarsi o
anche solo di denunciare l’accaduto. Si tratta di ragazze timide, con un sano
rapporto famigliare o comunque ragazzine molto diligenti. La vittima spesso
perde la propria autostima e si trascina anche altri disturbi, come quelli che
riguardano il comportamento alimentare o attacchi di panico. In altri casi,
nella ragazza oppressa scatta un processo di autodenigrazione, accompagnato
dalla bramosia di entrare a far parte del gruppo di bulli.
8 Aprile 2008 at 13:49
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9 Maggio 2008 at 16:34
CIAO A TUTTI… SONO UNA RAGAZZA CHE HA SUBITO UNA VIOLENZA DALLA MIA COMPAGNA DI CLASSE… IO LO RACCONTO PERCHè VOGLIO SFOGARMI…. CMQ… LEI VOLEVA CHE ANDAVO ALL’INTERROGAZIONE PER NON FARLA INTERROGARE… MA IO ERO GIA ANDATA… OI MI MINACCIò IO LE DISSI CHE SAREI ANDATA DAL PRESIDE COSI INIZIò A ISULTARMI E A OFFENDERMI IO CERCAI DI REAGIRE MA LEI MI ALZò LE MANI… IO AVENDO 16 ANNI MI POTEVO FAR PICCHIARE DA LEI??? MA SIAMO PAZZI…. COSI MI DIFESI… E CON UNA PAROLA LEI SI VOLTò DALL’ALTRA PARTA E SE NE ANDò….
RAGA DOVETE REAGIRE…. COSI LORO CAPISCONO CHE VOI SIETE PIù FORTI E NN VI TOCCANO…. QUINDI FORZA…